GIONA NEL VENTRE DEL PESCE
«Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.
Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio e disse:
“Nella mia angoscia ho invocato il Signore
ed egli mi ha esaudito;
dal profondo degli inferi ho gridato
e tu hai ascoltato la mia voce.
Mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare
e le correnti mi hanno circondato;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sono passati sopra di me.
Io dicevo: Sono scacciato l
ontano dai tuoi occhi;
eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio.
Le acque mi hanno sommerso fino alla gola,
l’abisso mi ha avvolto,
l’alga si è avvinta al mio capo.
Sono sceso alle radici dei monti,
la terra ha chiuso le sue spranghe
dietro a me per sempre.
Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita,
Signore mio Dio.
Quando in me sentivo venir meno la vita,
ho ricordato il Signore.
La mia preghiera è giunta fino a te,
fino alla tua santa dimora.
Quelli che onorano vane nullità
abbandonano il loro amore.
Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio
e adempirò il voto che ho fatto;
la salvezza viene dal Signore.”
E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull’asciutto. »
(Giona 2, 1-11)
“Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona: Il Signore manifesta ancora una volta che egli domina la creazione e che tutto gli obbedisce: prima il vento e il mare, ora il pesce. “Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. “Giona avrebbe potuto fare subito una brutta fine. Il numero tre è un numero biblico simbolico.
“Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio “. Appena Giona entra nel pesce comincia a pregare. Qui egli trova la Presenza da cui era fuggito con tanta cura..
‘Mi hai gettato nell’abisso, nel cuore del mare e le correnti mi hanno circondato; tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me”. Giona riconosce che tutto quanto gli sta capitando è opera del Signore. Aveva scelto la morte come estrema fuga, ma… a Dio non si sfugge.
“Io dicevo: sono scacciato lontano dai tuoi occhi; eppure tornerò a guardare il tuo santo volto.” Un duplice sentimento abita Giona. Prima il sentirsi non solo abbandonato, ma scacciato. Poi la certezza di poter rivedere il volto del Signore.
“Quando in me sentivo venir meno la vita, ho ricordato il Signore. La mia preghiera è giunta fino a te,fino alla tua santa dimora. “. Così, si direbbe che Giona ha bisogno di toccare il fondo per risalire; ha bisogno di non poter contare su alcuno per tornare a contare su Dio.
“Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio e adempirò i voto che ho fatto; la salvezza viene dal Signore’~ Sia il primo capitolo che il secondo terminano con la promessa di sacrifici e voti. E’ questa una maniera usuale di ringraziare, dopo aver ottenuto qualcosa.
“E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona all’asciutto”
Giona si ritrova sulla terra ferma da cui era partito. E la storia riparte.
MEDITAZIONE
I luoghi e i tempi del pregare. Giona non utilizza i luoghi abituali per la preghiera. Non il tempio, non la sinagoga, non i santuari e neanche una casa normale. E’ invitato a pregare sulla nave e finisce per pregare in un pesce. Come anche Gesù ci insegna, non è la “visibilità” che conta nella preghiera, ma la preghiera in se stessa:
“Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nei segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt.6,6).
Sono tentato di diluire il cristianesimo in dosi da tutti assimilabili, oppure cerco di essere integralmente fedele a Cristo e di proporlo senza tagli?
Modalità e qualità della preghiera
La preghiera cristiana, come quella ebraica, conosce tanti tipi di preghiera, per diverse occasioni, comunitarie e personali. Non possiamo qui passarli in rassegna tutti.
Guardiamo più da vicino le due preghiere che sembrano collegarsi maggiormente al testo che stiamo meditando: la preghiera di lode (“con voce di lode” ) e quella di supplica.
- La preghiera di lode: è la contemplazione del mondo come luogo della bontà, della misericordia, dell’amore di Dio per l’uomo, per il povero, per il malato, per il sofferente, per noi, per la Chiesa. E’ necessario imparare a leggere nella propria esperienza personale i motivi reali della lode di Spesso noi consideriamo come ovvii i doni del Signore e non ce ne stupiamo. Nella nostra giornata e nella nostra vita dovremmo abituarci a leggere le diverse circostanze in modo che tutto si trasformi in azione di lode.
- La preghiera di supplica: è una preghiera che riesce meglio.. Nei momenti di difficoltà, di estremo bisogno, quando tutto è stato provato, per tanti cristiani Dio rimane l’ultimo ricorso. Potremmo giudicare questo comportamento non corretto nei confronti di Dio: “Si ricorda di Dio solo quando ne ha bisogno”, sentiamo dire. Ma forse Dio non è così severo. E’ il Padre della parabola che aspetta notte e giorno il figlio e quando costui ritorna perché non gli resta più niente per vivere, non glielo fa pesare, anzi, lo anticipa con l’affetto e lo carica di beni.
La preghiera al Dio che salva
Nella preghiera c’è giustamente la certezza che Dio ascolta coloro che si rivolgono a lui. Come abbiamo già ricordato, Dio non è un Dio sordo e che non si prende cura dei suoi. E’ un Dio che ascolta con attenzione. E’ un Dio che ascolta e interviene.
E’ questa esperienza che trapela dall’Esodo, dal Salmi, dai Vangeli.
Giona, nello stesso tempo in cui dice a Dio l’abisso in cui è sprofondato, fa il suo atto di fede nella potenza del Signore che può salvarlo. A diverse riprese manifesta la sua certezza:
“Egli mi ha esaudito”. E, quasi a compendio della sua esperienza e della sua fede, termina dicendo: “La salvezza viene dal Signore”.
Per la riflessione:
- Sono abituato a trovare scuse per non essere fedele all’incontro con il Signore nella preghiera personale?
- Il rispetto umano mi blocca talvolta nelle espressioni esterne della mia vita cristiana?
- Che posto occupa nella mia giornata la preghiera di lode e di ringraziamento?
- Quando mi ricordo maggiormente di Dio?
- Ho fatto l’esperienza personale del Dio che guarisce e salva? Coloro che mi vedono, che impressione si fanno del mio Dio?
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